Info storiche

La vita e il culto di San Vicinio
Di San Vicinio si conosce poco della vita, ma molto delle opere. Tramite la “Vita Sancti Vicinii Saxenatis” lo sappiamo ligure di nascita, e vescovo a Sarsina in tempo di persecuzioni. Qui è artefice di numerose opere miracolose. Grazie alla devozione alla preghiera e al digiuno guarisce gli infermi e libera gli indemoniati. Nemmeno il marmo del suo sepolcro può tacerne il carisma taumaturgico, che continuerà a graziare chi si accosti al luogo della sua sepoltura. La cattedrale sarsinate è così locus sanctus di aggregazione spirituale, quanto laica e civile. Esercitò al sommo grado tutte le virtù evangeliche, ammaestrando clero e popolo, sovvenendo ai poveri, alle vedove, agli orfani, ai sofferenti, praticando la povertà in prima persona, pregando, vegliando e digiunando, aborrendo tutto ciò che era mondano e improntando il proprio essere e il proprio agire alla sequela di Cristo.

Il Santuario e i luoghi del Santo
Non i testi ma la voce della tradizione, capace di fermezza come di ambiguità, ci testimonia i luoghi della vita silenziosa di San Vicinio. Si segnala il Monte di San Vicinio (tra la Musella e Montesorbo), luogo dove il santo si ritirava a vita ermetica, praticando penitenza. Ai piedi del monte, Montesorbo ospita la misteriosa antica pieve di Santa Maria Annunziata, che recherebbe traccia dell’influenza carismatica di San Vicinio.


La catena di San Vicinio
Le reliquie legate alla figura di San Vicinio furono distribuite tra più chiese e comunità, dal cesenate fino ad attestazioni ferraresi. Ma, col tempo, l’attenzione dei fedeli si concentrò su un oggetto in particolare, considerato un vero e proprio surrogato del santo, e palpitante della sua virtus: la catena o “collana” di San Vicinio. Conservato a Sarsina, si racconta che fosse utilizzata dal santo per l’espiazione penitenziale sul Monte di Musella. Applicato al collo degli indemoniati, venne usato come strumento di esorcismo.

La Basilica
Fondamentale rimane la Cattedrale di Sarsina, dove si trova il santuario dedicato al Santo. Il visitatore potrà ammirare, attraverso la varietà di oggetti e arredi conservati, il movimento vitale che ha caratterizzato la cattedrale nei suoi mille anni di storia. Infatti, tutte le esigenze edilizie e la disposizione degli arredi liturgici e artistici erano organizzate in modo funzionale alla presenza della tomba del santo e alle esigenze devozionali.


Il Cammino
Il fenomeno dei pellegrinaggi possiede molteplici e complesse matrici religiose, culturali e culturali. Il viaggio è una metafora della condizione umana: se diviene una fondamentale dimensione della vita, nel cristiano assume un ruolo assolutamente preminente e quasi porta a sintesi l’homo viator e l’homo peregrinus.